giovedì 12 aprile 2012

I FINANZIAMENTI AI PARTITI...CHE STORIA AVVINCENTE

di Attila Piccolo



Da quando è finita la Prima Repubblica e quindi " l' Era amatoriale" verso i partiti con lo spiegamento delle ideologie a tutto tondo tra comizi, tribune elettorali in televisione, lotte tra le basi per strada ed in duelli televisivi, Oggi esistono i partiti pigliatutto con strutture organizzative professionali-elettorali per avere maggiori margini di manovra e di successo per i Leader con l' aumento dell'influenza dei consulenti professionisti, esperti di marketing e di campagne elettorali, pertanto abbiamo, partiti non più tanto attraenti sotto l'aspetto ideologico e di trascinamento emozionale, soprattutto per chi è a lutto per la fine dell'età dell'oro dei partiti di massa, sono poco rappresentativi sotto questo aspetto ma certamente più efficaci.

I partiti sono stati distinti in tre livelli:

1) Il Partito nelle Istituzioni rappresentative composto da rappresentanti che siedono nelle istituzioni rappresentative.

2) Il Partito nella società composto da membri ed elettori fedeli.

3) Il Partito come apparato, cioè la sua struttura extraparlamentare tra la gente, nelle vie, nelle piazze.




Il loro declino a cui ormai assistiamo da alcuni anni, oltre venti, è stato compensato da un loro rafforzamento nelle istituzioni che ha sempre più accresciuto il loro peso rispetto al vecchio partito-apparato.

Il finanziamento ai partiti è cresciuto in base al loro rafforzamento nelle istituzioni.

Esiste oggi anche se quasi nessuno lo sa, un nuovo partito : " Il Partito dei Cartelli ".

Cioè la collusione tra i partiti che formano appunto i cartelli, cioè le alleanze per ottenere risorse pubbliche.

Il finanziamento pubblico ai partiti ed il ruolo dei media, soprattutto internet nelle campagne elettorali ha accresciuto la reciproca penetrazione Stato-Partiti, riducendone la competizione tra i partiti.

Questa trasformazione ha ridotto i contributi dei militanti in termini di risorse economico-materiali che il loro lavoro volontario, aumentando il fabbisogno di finanziamenti pubblici.mento

E il partito dei cartelli ha permesso un accordo sottobanco per far aumentare il finanziamento pubblico, dando luogo, di fatto ad una vera e propria reciproca complicità che è stata favorita dalla riduzione della distanza ideologica tra gli stessi partiti, sono meno potenti di prima godendo quindi di minori lealtà partigiane di casa con identità politiche meno evidenti con una sempre maggiore convergenza nei programmi delle varie coalizioni di governo ma sotto altri aspetti la loro posizione si è rafforzata come risultato delle maggiori risorse che lo Stato mette a loro disposizione.

La conclusione è che a fronte di una riduzione della capacità di organizzare la società civile, sembra rafforzarsi invece parallelamente la loro posizione nello Stato.

Questa situazione tende a minare la legittimità dei partiti che vengono sempre più percepiti come apparati parassitari , lontani dalla società civile.




Nelle democrazie i finanziamenti privati sono sottoposti ad una serie di vincoli:

a) La fonte per cui non tutti i soggetti possono offrire contributi politici.

b) L' entità, introducendo tetti massimi per i contributi.

c) Le forme, privilegiando la trasparenza.

Poi vi sarebbe, al condizionale, la proibizione di fare uso in campagna elettorale di alcuni mezzi di propaganda, l'obbligo per i candidati di dichiarare la propria posizione patrimoniale e di rendere noti i canali privati di finanziamento, il tipo di spese per le campagne elettorali per evitare un'escalation dei costi della propaganda elettorale.

Al finanziamento privato si è poi affiancato il finanziamento dello Stato.

SI hanno oggi in vari Paesi non solo in Italia finanziamenti pubblici ai candidati tramite rimborso delle spese elettorali, di solito in realtà molto minori poi rispetto all'erogato, stiamo assistendo in questi giorni con quanto è accaduto con la Lega Nord e replicabile a tutti i partiti.

Il finanziamento pubblico dei partiti; giustificato inizialmente come soluzione dei problemi del finanziamento privato di fatto aumenta il rischio che la consistente disponibilità di denaro aumenti le necessità e che le maggiori spese non servano a permettere ai partiti di assolvere meglio le loro funzioni democratiche, quanto di trasformare la politica in affari.

Nel caso italiano dopo un referendum abrogativo nel 1993 che ha delegittimato le forme più dirette di sostegno pubblico al funzionamento dei partiti, quando gli scandali accentuavano il distacco dei cittadini, ostacolando la diffusione dei contributi privati, ciò ha indotto i partiti a tentativi piuttosto maldestri di aggirare l'ostacolo reintroducendo il finanziamento pubblico attraverso il 4 per mille della legge 2/1997.

Però la mancanza di fiducia nei partiti ha reso impraticabile questi meccanismi,la successiva legge ha portato ad un ritorno del finanziamento ai partiti attraverso la formula di un finanziamento elettorale con innalzamento dei tetti di spesa, controlli deboli ed un incremento dei soldi pubblici ai partiti.

Dopo Mani Pulite, alla minore visibilità dei partiti e degli esponenti politici non è seguita una loro"moralizzazione", i partiti prima e dopo hanno continuato a funzionare come agenzie di protezione politica.

Conquistare potere al loro interno permette di impossessarsi di cariche e posizioni di potere pubblico che garantiscono un incremento del profitto (in termini di tangenti).

In questo contesto, i soggetti al vertice del partito diventano destinatari autonomi di quote di tangenti che vanno a rendere compenso alla protezione offerta alle carriere ed al buon andamento degli affari illeciti trattati dai diversi amministratori politici da qui poi un circolo vizioso, la disponibilità di finanziamenti occulti, risorse da utilizzare per aver accesso ai ruoli pubblici più redditizi, quindi assistiamo ad un gioco in cui i partiti non solo socializzano all' illecito ma assicurano una continuità di gioco nel ricambio del personale politico nell'amministrazione pubblica, lo stiamo constatando in questi giorni con la vicenda dell'esponente leghista Belsito, tesoriere della Lega nominato consigliere d'amministrazione della Filse (Finanziaria ligure per lo sviluppo economico), che opera in seno alla Regione Liguria e poi vicepresidente di Fincantieri a fronte di cosa per la nomina, lo stabiliranno i processi.

Chi accetta e rispetta gli accordi illegali potrà restare in affari chi li rifiuta o tradisce sarà escluso o emarginato.

I partiti assumono, quindi, la funzione di garanti del contratto illegale.

Spesso il politico a caccia di protezioni per farsi strada tra i pretendenti ad incarichi di nomina politica è portato a riciclare i fondi delle tangenti all'interno del partito.
L'amministratore corrotto cercherà così di scalare posizioni di potere acquistando pacchetti di tessere, pagando gli affitti delle sezioni,, finanziando giornali, campagne elettorali del partito.

Il controllo delle tessere e dei voti diventa poi oggetto di scambio coi centri di potere cui spetta decidere la rimozione, la conferma o la promozione dell'interessato a cariche di suo interesse e la collocazione in lista in posizione elettiva, ecco che il libero cittadino non potrà mai concorrere ad una sana e libera competizione elettorale, tagliato fuori .

Le tessere di partito diventano quindi " quote di proprietà" per sostenere la propria carriera politica.

La corruzione, si trasforma allora in una " polizza assicurativa" .

Questo spiega il paradosso dei partiti in Italia, nonostante la loro forte presenza nella società e nel sistema economico, si dimostrano incapaci di guidare le politiche pubbliche.

La diffusione della corruzione; infatti, spinge i partiti a concentrare la loro attenzione in quelle aree e politiche convertibili in denaro,. trascurando le altre...macchine mangiasoldi e da soldi...

Questa pratica ha purtroppo coinvolto molti esponenti della nuova classe politica.

I politici coinvolti o sfiorati dalle inchieste si sono spesso riciclati nei nuovi partiti, la delegittimazione diffusa e l'indebolimento del sostegno ai partiti ha accresciuto l'influenza di politici pragmatici, dotati di capitale personale, di tessere e di elettori.

Concludendo, se il partito nelle istituzioni è riuscito a farsi riconoscere la sua funzione istituzionale, le modalità del finanziamento sono varie ed i vantaggi ed i rischi dell'intervento dello Stato ancora aperto...da riconsiderare, da regolare, da legiferare e far valere per la pubblica coscienza e l'etica della " res pubblica ".




ATTILA PICCOLO