giovedì 29 maggio 2014

TOLLERANZA E RISPETTO

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dove si parla anche di  Multiculturalismo perchè di questo si tratta quando si parla di avvio di un processo d'invasione di altri popoli con altre culture e religioni, ebbene questo scottante problema sociale  in questa Piazza diviene oggetto di dinamiche discussioni e di confronti accesi ed interessanti.
Ma il multiculturalismo oggi è inserito in una teoria che afferma che esso  sia la prosecuzione, l'ampliamento ed il superamento del pluralismo.
Niente di più falso.
Il multiculturalsimo è la negazione ed il rovesciamento del pluralismo.

Si è già visto come il pluralismo trovi le sue origini nella tolleranza, un principio che si fonda su tre criteri:
1) Rifiuto di ogni dogma e di ogni verità unica, cioè, io devo sempre argomentare, dare ragioni per sostenere quel che sostengo.
2) Rispetto del cosidetto harm principale.
Harm vuol dire " farmi male", " farmi danno" .
Il principio è allora che la tolleranza non comporta e non deve accettare che un altro, cioè un immigrato,  mi danneggi in quanto cittadino italiano ma anche viceversa s'intende in un clima di legalità diffusa, ovviamente.iL criterio della reciprocità.
3) Il criterio della reciprocità.
Se io concedo a te, tu devi concedere a me : do ut des.
Se non c'è reciprocità, allora il rapporto non è di tolleranza.
Se tu immigrato non ti adegui alla legislazione cioè il complesso delle leggi italiane con tutto ciò che ne consegue, io allora non ti tollero.
Da questi tre principi scaturisce che così come la tolleranza è il rifiuto di ogni dogma religioso, statale, il pluralismo è il rifiuto di ogni potere monocratico ed uniformante.

Il dissenso arma di potere, di confronto, di libertà dei popoli.
La città antica temeva il dissenso.
La città moderna, invece, pregia il dissenso e lo civilizza e lo modera, lo trasforma in un lievito benefico ma anche in una discordia che si traforma, però alla fine in concordia.
Concordia discors:  la buona città del pluralsimo punta, allora, su una diversità che produce integrazione non disintegrazione come pare di assistere in Italia da alcuni mesi.
Il multiculturalsimo batte invece la via opposta.
Invece di promuovere una "diversità integrata"  promuove l'identità "separata" di ogni gruppo etnico e spesso la crea, la inventa anche e la fomenta...
Il risultato è una società italiana a compartimenti stagni ed anche ostili con gruppi etnici molto identificati in se stessi e quindi non hanno nè il desiderio nè la capacità d'integrazione.
Il multiculturalismo quindi non supera il pluralismo, ma lo distrugge.

E in un' Italia segnata da "prepotenze in alto e servilismo in basso", dove abbiamo astuzia come arte suprema di governo e furberia come povera arte di sopravvivere perchè diversamente c'è la morte reale.
 Il grande intrigo, il primo ed il piccolo sotterfugio, il secondo, allora, convivono, sulla pelle, sulle spalle, sulla vita degli italiani e sulla vita degli immigrati quelli in fondo al mediterraneo.
Il dissenso và accettato !
Dissenso a questa politica multiculturalista ed appogio ad una politica pluralista.
Eviteremo morti d'italiani e morti d'immigrati.
ti.