mercoledì 10 dicembre 2014

ISLAM E MARXISMO STESSA FACCIA DI UNA MEDAGLIA

Cristianesimo- Islam, mi si pone il discorso in termini ideologici ma non è così, il discorso è politico e sociale è sul destino della civiltà occidentale.
L'analogia Islamismo e marxismo è fortissima, nella vignetta spagnola si scrive: Islamismo il rimpiazzo del comunismo.
Si comprende perchè ad esempio in Italia, l'Islam sia così difeso da coloro di estrazione e formazione marxista-comunista ed su quanto qui scritto è importante l'analisi politico-sociale.
La politica non è pane per sprovveduti nè per avventurieri dell'ultima ora, occorrono preparazione, esperienza, conoscenza, militanza anche e soprattutto indipendenti ma necessarie.
Il Cristianesimo fin dalle sue origini è un 'escatologia, cioè un'attesa spasmodica del ritorno di Cristo.
La passione di Cristo, la sua morte e resurrezione non sono soltanto commemorati durante la settimana santa, avvengono realmente sotto gli occhi dei fedeli perchè in questo modo il tempo ed i fatti accaduti ripetendosi diventano il presente.
Il Cristianesimo afferma l'esistenza storica di Gesù Cristo e nei Vangeli precisa con meticolosità la sua genealogia che lo fa risalire a Davide.
Cristo è collocato con assoluta precisione nella storia e non è assimilabile a null'altro.
A questa datazione storica precisa corrisponde la divisione della storia in prima e dopo Cristo, così come i Romani avevano datato la storia dall'origine di Roma.
Ma prima di Roma non c'era nè cronologia, nè storia, il cristianesimo interpreta tutta la " preistoria " che precede l'avvento di Cristo.
Gli storici ed i cronografi cristiani dovevano mostrare l'antichità e la dottrina ebraico-cristiana e creare un modello di storia.
I Cristiani inventarono la storia ecclesiastica e la biografia dei santi ma non cercarono mai di rendere cristiana la storia politica tradizionale come avvenne invece per l'Islam e la storia dei paesi arabi.

Nell'Islam c'è " l'ultimo giorno" ma non ha la stessa importanza, anzi, ce l'ha in innumerevoli movimenti islamici ma non nell'ortodossia sunnita.
Nel periodo in cui era vivo Maometto, nell'Arabia vi erano molti poeti estatici ( in estasi ), i " kahin ", ispirati da uno spirito.
Ritrovavano i cammelli perduti, interpretavano i sogni analogamente agli sciamani.
Ma Maometto non era un Kahin, un simile comportamento avrebbe significato una volta ancora l'integrazione, tramite le sue qualità psichiche, nel quadro sociale ed intellettuale della società araba.
Lui invece cercava di superarlo senza rendersene conto, continuando ad essere un medio commerciante.
Maometto non diventa un mistico ma un profeta fondatore, perchè i grandi mistici cristiani o musulmani non si sono mai fermati, attraversando un lungo periodo di aridità, di abbandono anche di parecchi anni.
Il primo passo dell' esperienza mistica è il contatto con il divino e Maometto sarebbe rimasto fermo solo a questo primo livello di mistica, mentre i grandi mistici avrebbero compiuto un percorso molto più lungo, il mistico in senso stretto non cerca la rottura con la tradizione, si sforza d'interpretare la sua esperienza non come nuova visione del mondo, ma come puro contatto con l'Assoluto non a trasformare il mondo ma a trasformare se stesso.

Ora, nella distinzione Cristianesimo, Islam, la Bibbia è stata riletta per giudicare in essa quanto era storicamente vero e quanto storicamente falso, quanto era moralmente valido e quanto era moralmente da rifiutare.
Non è il testo che stabilisce che cosa è bene e che cosa è male come avviene per l'Islam con il Corano.
Ma è la ragione di ogni uomo e donna che giudica il testo e decide se un insegnamento è morale o immorale, se una certa idea di Dio debba essere accetta o respinta.
Il cristianesimo dilaga nell'impero, riaccendendo ovunque la speranza di una realtà migliore, perfetta.

Perchè ci furono le Crociate?
Urbano II scatenò uno stato collettivo per andare in aiuto dei fratelli greci attaccati dai turchi perchè l'andare in guerra dava l'indulgenza plenaria con l'obiettivo finale di conquistare Gerusalemme.
L'islam anzichè nascere come religione degli oppressi nacque come religione di conquista, portando immediatamente a regimi teocratici e tuttora è ancora più invasiva con l'intolleranza dogmatica.
I cristiani applicarono alla teologia lo stesso principio della scienza greca della natura: non si danno due verità.
Se due affermazioni nei riguardi di Dio sono diverse, una è falsa.
Il tentativo di una " teologia razionale" a cui si dà il nome di metafisica da parte del cristianesimo, è una delle più grandi avventure intellettuali della storia.
Invece nell'Islam, l'etica, si ferma al confine degli infedeli.
Il Corano non impone di amare il proprio nemico come invece avviene nel Cristianesimo.

L'etica cristiana è rivoluzionaria, questa etica, razionalmente compatibile si dimostra in continuazione in simbiosi con una perfetta convivenza sociale e politica.
Giudaismo, cristianesimo, islam, marxismo, possono essere considerati l'uno la riproduzione dell'altro.
Il cristianesimo ha origine come movimento che si stacca dalla civilizzazione culturale ebraica.
Lo stesso Maometto è stato lungo tempo incerto se riconoscersi nel cristianesimo o nel giudaismo prima di scegliere la propria strada.
Maometto vive tanto a lungo da poter conquistare la Mecca praticamente senza colpo ferire, dando inizio ad un'avventura militare sconsiderata con un rapido successo militare che ha trasformato i fedeli di Allah in una classe dominate di un immenso impero che era una teocrazia ma che nel XIII secolo andò in pezzi a causa dell'invasione mongola che distrusse il califfato di Baghdad e dall'offensiva cristiana in Spagna che conquistò Cordova e Siviglia e si fece strada il " sufismo" che consentì all'Islam di conservare la sua identità.
Il " sufismo" fu un movimento collettivo urbano formato da intellettuali religiosamente ispirati, riuscendo ad incanalare le tensioni individuali ed i movimenti collettivi costretti a rinunciare alla formula politico-teocratica, tipica dell'Islam classico.
Uno straordinario successo per dei miserabili beduini, padroni del mondo, che giustifica fedeltà a Maometto ed al suo insegnamento.
E' a lui che devono il loro successo, divenne naturale trovare nel suo insegnamento una guida per affrontare le situazioni, sicuri di riuscirvi.

Nel marxismo è accaduto qualcosa di analogo.
Nella rivoluzione d'Ottobre un pugno d'intellettuali e di attivisti è riuscito a rovesciare l'impero dei Romanoff, assumendo tutti i poteri politici, culturali, economici del nuovo stato e ad egemonizzare tutti i partiti marxisti rivoluzionari del mondo.
Il marxismo come l' Islam, ha avuto un successo rapido e strepitoso.
Rovesciare tramite la rivoluzione un potere sovrano con la sua ricchezza e la sua magnificenza, ha dato ai marxisti la stessa soddisfazione che la guerra santa dava ai musulmani.
Il cristianesimo non si è affermato invece in tempi brevi, ha subito discriminazioni e persecuzioni, solo dopo tre secoli con Costantino, il suo clero entra nella classe dominante e proprio per questo lungo periodo d'insuccesso affiderà la salvezza dell'individuo a qualcosa che avviene dopo la morte.
L'Islam nella sua propagazione vide le grandi fratture della " umma" (la comunità) che hanno origine dal conflitto interno alla stessa tribù del profeta, i Quraysh.
Ed anche il marxismo, nella civilizzazione culturale più recente con le opere di Marx che si sostituiscono, come libro sacro, al Vangelo ed alla Bibbia.
Come il marxista si riconosce per l'importanza che dà al Pensiero di Marx ed alle esperienze fondanti del marxismo del XIX e del XX secolo, così l'islamico si riconosce nella rivelazione profetica di Maometto, nell'esempio della vita comunitaria di Medina e nella sharia prescritta dal Corano.
Nel mondo islamico compresa la rivoluzione islamica di Khomeini e gli ultimi Gruppi Fondamentalisti, si sono tutti rifatti all'intenzione di realizzare nel modo più autentico il Corano, così nel marxismo, ogni movimento teso a sviluppare ed applicare l'insegnamento più profondo della strada tracciata da Marx.
Il marxismo è stato più volte dato per spacciato con la successione dei suoi capi storici ed i conflitti interni: Lenin, Stalin, Tito, Mao Tse-tung, Fidel Castro, Ho-Chi - Min. Trotzki, Kautsky.
Ma il marxismo si è diffuso, differenziandosi, producendo delle " famiglie politiche" analoghe alle " famiglie spirituali" dell'Islam.
Il marxismo, nato in opposizione al cristianesimo ne ha ripreso molti temi e molte speranze.
Nel 1979, l'anno della rivolta di Solidarnosc e della rivoluzione iraniana in Polonia un movimento cattolico poteva mettere in scacco il regime in Iran un movimento islamico poteva addirittura egemonizzare e guidare una rivoluzione, fino a quel momento tutte le rivoluzioni e tutti i movimenti di liberazione nazionale erano stati ricondotti all'internazionalismo proletario, erano stati annessi al marxismo.
Con la rivoluzione iraniana avveniva qualcosa che dal punto di vista marxista, era inconcepibile.
Una religione arcaica come l'Islam, diventava capace di guidare le masse.
L'anno dopo in Afghanistan ci fu una guerra di liberazione contro un regime marxista -sovietico.
L'effetto sul mondo islamico fu enorme..
L'Islam ha incominciato a prender posto come religione rivoluzionaria ed anticapitalistica con la massa crescente del proletariato e sotto-proletariato in cui si diffonde la " futuwwa" che è allo stesso tempo delinquenza e polizia ( come la mafia siciliana).
Negli ultimi decenni in occidente è prevalso un atteggiamento di diffidenza verso le ideologie ed i movimenti ideologici e questo è riconducibile alla crisi del marxismo.
In alternativa al marxismo c'è il fondamentalismo islamico anch'esso anticapitalistico, antioccidentale ed ascetico, potenzialmente totalitario ed adatto a gestire paesi in cui vivono grandi masse sottosviluppate.
Il marxismo è naufragato in occidente, l'Islam con i presupposti visti sopra non potrà che seguirne la medesima strada.
Attila Piccolo

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