giovedì 26 giugno 2014

LIBERTA' POLITICA E' INGEGNERIA COSTITUZIONALE, SOCIALE E DEL LAVORO

LIBERTA' POLITICA E' INGEGNERIA COSTITUZIONALE, SOCIALE E DEL LAVORO

Rispondo all'ossevazione sulla mia nota fatta sul Movimento 5 Stelle.
In realta la mia tesi parte da lontano quando riporto: "... a questo provvede l'ossatura della Costituzione..." quindi  mi riconduco all' Art. 1 in via preventiva già come premessa,
Poi proseguo parlando di potere legittimo e legittimato quando faccio riferimento alla democrazia : " La democrazia quindi quando sarà governante? Ovviamente quando ci sono le elezioni, quando si vota."
Ancora...:  " Le elezioni devono essere libere ma anche le opinioni devono essere libere, formate liberamente.
Se le opinioni sono imposte le elezioni non possono essere libere. "...
Fatta questa premessa, ora rispondo in modo diretto.
 Il potere ... " il potere del popolo" è solo un'espressione ellittica, incompleta, oggi più che mai perchè il processo politico resta sospeso a mezz'aria non è completo e lo stiamo vivendo oggi sulla nostre spalle.
Quindi mi chiedo : potere del popolo su chi?
Ovviamente del popolo sul popolo.
In questo processo c'è prima un movimento ascendente, di trasmissione di potere del popolo verso il vertice di un sistema democratico e poi un movimento discendente del potere del governo sul popolo, quindi ripeto: governante e governato. Ed ecco perché deve provvedere la Costituzione come avevo scritto in " Libertà Politica ".
Ora faccio invece un'osservazione sulla nota di M5S intitolata "Oligarchie" dove leggo: L'Italia è diventata un' oligarchia ". Parlando  di origini che possano dare un senso a questo pensiero diffuso ormai tra la mggioranza degli italiani quando accusano a ragion veduta il " Potere della  Casta".
" In tutte le società esistono due classi di persone : quella dei governanti e quella dei governati."
Questa è la tesi di chi per primo ha formulato la teoria della classe politica, Gaetano Mosca.
Che scrive ancora :" La prima (la classe dei governanti) che è sempre la meno numerosa...monopolizza il potere."  E' quindi la tesi è che se al governo c'é sempre una  minoranza relativamente omogenea e solidale, questa non è democrazia.
Era il 1884, fino ad allora il pensiero politico aveva seguito la classica tripartizione aristotelica delle forme di governo : governo dell'uno, governo dei pochi, governo dei molti.
Ognuno di questi suddiviso in buono e cattivo: monarchia e tirannide, aristocrazia e oligarchia, politia (governo di una moltitudine) e democrazia.
Secondo  Mosca invece esiste solo il governo dei pochi e questo è sempre oligarchico.
Roberth Dahl un importante studioso afferma che se i gruppi vincenti variano e le vittorie sono variamente distribuite tra minoranze, allora Mosca ha torto: la democrazia non è sconfitta dall'oligarchia ma esiste e funziona come " Poliarchia" ( basso livello di democrazia vero e proprio) dice Dahl.
Chi però spiega come si produca la democrazia meglio di chiunque è stato Joseph Schumpeter, negli anni Quaranta.
" Il metodo democratico è quell'accorgimento istituzionale per arrivare a decisioni politiche in virtù del quale alcune persone acquistano il potere di decidere mediante una lotta competitiva per il voto popolare."
Questo meccanismo attiva il potere del popolo ed anche la ricompensa del popolo.
Questa è diventata la definizione classica di democrazia.
Ovviamente parliamo di definizione, di teoria pechè poi all'atto pratico le cose cambiano, i partiti politici promettono troppo e solo qualcosa arriva al demos.
Agli esordi della Rivoluzione francese, Jean-Paul Marat scriveva a Camille Desmoulins : " A che serve la libertà politica per chi non ha pane? Serve solo per teorici e politici ambiziosi. "
Desmoulins lo avrebbe scoperto a sue spese, venne ghigliottinato.
Che la libertà non dia il pane è vero che non interessi chi ha fame altrettanto vero anche se la libertà consente che il pane sia reclamato ma se il pane diventa tutto per chi non lo ha, diventa il nulla o quasi appena c'è o per coloro che se lo possono permettere.
Chi rinunzia alla libertà in cambio di pane è soltanto uno stupido.
Se la libertà non dà il pane é ancora più vero che non la dà la mancanza di libertà.
Come clamorosamente ha fatto, sbagliando col calcolo dell'uguaglianza e della Normocrazia il " Marxismo" e cioè il comunismo che ha inflitto a un miliardo e mezzo di esseri umani privazioni, sofferenze e crudeltà del tutto inutili....Ignorando e contrastando la Plurocrazia, il Pluralismo di uomini, idee ed eccellenze a vantaggio della comunità.
Il problema di " Libertà Politica "  é di Ingegneria Costituzionale non certo un problema di eguaglianza materiale, soprattutto oggi più che mai Art. 1: L' Italia è una Repubblica fondata sul lavoro.
E' realmente così oggi ? Con la mancanza di lavoro, le imprese che chiudono, gli imprenditori che si suicidano, i giovani che oggi più che mai rimangono a casa inattivi e che non possono aprire da loro un'attività per la mole di vincoli che sopprimono la crescita.
Allora forse : L' Italia é una Repubblica fondata sulla burocrazia.
Più realistico con la realtà odierna.
Occorre porre ingegneria ingegneria sociale e del lavoro a sostegno del cittadino.

W l' Italia                W gli Italiani che resistono        

ATTILA PICCOLO


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