lunedì 23 settembre 2013

AGLI UOMINI DI GOVERNO : COMUNICAZIONE E' PERSUASIONE. NON E' VERO !

                                                           
       PROLOGO

Pubblico questo mio articolo apparso un pò di tempo fa  destando molto interesse, è un Saggio di Comunicazione Politica. E ciò che leggerete qui lo vedrete realizzato nei video che pubblicherò in seguito ma i video sono antecedenti a questo saggio. La lettura  e l'apprendimento Vi potranno dare una guida non solo se doveste fare comunicazione politica ma nella comunicazione di tutti i giorni con chi  frequentate quotidianamente.  Il Prologo lo pubblico qui per la prima volta per gli amici di facebook perchè credo che con tutti i Pro e i Contro sia uno strumento di socializzazzione straordinario. L'origine di questo articolo è la stupefacente, meravigliosa, attualissima Lectio-Magistralis di Antonio Vieira, Gesuita Portoghese, ambìto da tutte le corti europee dell' Epoca, fine '600 per le sue lezioni e scritti di politica, incarcerato dall'Inquisizione per la sua lotta alla schiavitù degli indigeni. Il testo " Prediche agli uomini di Governo" è commovente per la verità illuminante, lucida, unica che porta con sè come dote a chi possa riuscire a leggerlo perchè purtroppo non si trova da nessuna parte non esiste più, io per pura fortuna dopo averlo cercato in tutta Italia ne ho  una copia, unico e pregiato come un  tesoro. Più avanti leggerete chi ne possiede una copia...chiedetela a Lui...In Italia è irreperibile e l'ultimo editore fu Rusconi nel 1984. Vi accorgerete di questo, quando leggerete in neretto gli estratti di questo libro che mi ha indotto a non proferire mai più le parole "No" e " Non" se non per fare male...E' talmente una ricchezza questo testo che nel 2002 il Presidente Cossiga, il grande Picconatore, al compimento dei 66 anni di Silvio Berlusconi tra i tanti regali  di quel giorno gliene consegnò una copia,  commentando : " Ne ha bisogno".
Antonio Vieira è un mio Maestro, lo porto sempre con me, c'è anche sul mio profilo facebook. E' evidente che il suo patrimonio è  quello in  neretto, ciò che leggerete qui da corollario, deriva dalla mia formazione generale e specifica sulla scienza della Comunicazione con risvolti sul nosto cervello e nel mondo degli animali passando dai grandi filosofi greci, vedrete anche tre piccoli capitoli agli Uomini di Governo che sono delle reprimende benevole affinchè possano al meglio comunicare e fare.
Parte oggi, quindi per ciò che mi riguarda un mini percorso di formazione e comunicazione politica, seguiranno a questo contributo, la prossima settimana dei miei video di comunicazione politica, dove con estrema sintesi illustrerò dei passaggi fondamentali...
Buona lettura e buon apprendimento.

                                                               PUBBLICAZIONE


La Comunicazione : l'atto del comunicare, trasmettere agli altri. La buona comunicazione : la capacità di esprimersi in modo chiaro comprensibile e con proprietà di linguaggio. Quando si comunica, assume importanza oltre al contenuto (cosa si dice) anche la forma (come si dice). Per essere bravi comunicatori bisogna essere in grado di scoprire il tono giusto e di capire e leggere le modalità di reazione delle persone che ascoltano il messaggio, cercando di modulare in base al loro comportamento di ricezione e risposta( feedback), ciò che si sta comunicando. In ogni caso vige una regola: non si può non comunicare. Sia le parole che il silenzio producono un messaggio. Il silenzio ha valore di messaggio come la parola. La parola ha una valenza suggestiva che può influenzare gli stati mentali dei nostri interlocutori, ogni volta che produciamo una parola, produciamo inconsapevolmente una suggestione! Il suono della parola è in grado di esercitare un'influenza subliminale sulla produzione d'immagini mentali, la parola tende a creare rappresentazioni mentali e le immagini mentali suscitano sensazioni ed emozioni.

Originariamente, il suono ed il ritmo della parola, evocavano le immagini. Sin dall'inizio della vita, l'uomo è sempre stato in rapporto di seduzione con le parole attribuendo loro, un valore di magia.Le parole ed il linguaggioerano spesso in stretta relazione con la religione ed il suo messaggio evocativo. Gli Elleni per esempio, erano convinti che le articolazioni vocali primitive e i suoni della voce, fossero dettati all'uomo, direttamente dalle divinità. I grandi autori del passato, furono raffinati psicologi della comunicazione. Platone sosteneva che il fine del discorso è guidare le anime e l'oratore deve conoscere le varie specie di anime esistenti perchè un certo tipo di uditori sarà persuaso da determinate argomentazioni ed un altro tipo di uditori, da altre. Nell'antichità l'arte del persuadere spesso coincidev con la retorica. Per Platone, la retorica non era nè utile nè positiva ma dannosa perchè forniva all'oratore la possibilità di far apparire il buono come cattivo e dil cattivo come il buono, presentando la realtà non secondo verità ma in base all'abilità di manipolare le parole.
Aristotele, considerava invece la retorica, come strumento e come fenomeno del mondo fisico e come qualsiasi fenomeno naturale non è nè morale  nè immorale.
Cicerone, grande maestro di oratoria, le cui opere sono trattati di retorica, era poco interessato all'etica della persuasione ed insieme ad Aristotele, era interessato più allo sviluppo dell'analisi per raggiungere la persuasione. Dei grandi autori del passato possiamo far nostre alcune regole ispirate alla retorica dell'età classica ed in base alle esigenze attuali della comunicazione, considerare le tre forme su cui la retorica fondava la capacità persuasiva :

-ETHOS : l' Etica;
-LOGOS : la Logica;
-Pathos : L' Emotività

Per Aristotele, l' ethos  derivava dalla forza morale dell'oratore , il logos dalla logica delle argomentazioni ed il pathos dall'incidenza dell'emotività.

Agli uomini di Governo :

-Quando un discorso è basato solo sul Logos, sulla logica, l'esposizione può risultare noiosa e poco efficace dal punto di vista della persuasione.
-Quando un discorso, è centrato solo sul Pathos, l'emotività, farà colpo attirerà simpatie ma difficilmente potrà persuadere perchè mancano   le argomentazioni logiche.
-Quando un discorso, si fonda sull' Ethos, l'etica, la forza morale del persuasore che vuole convincere in buona fede con una relazione di messaggi verbali, cioè, le parole e di messaggi non verbali, cioè, i sorrisi, la mimica del volto, gli atteggiamenti del corpo e l'espressione dello sguardo, si crea una forza trainante di persuasione.
L'eticità della persuasione, va dibattuta per il fine che si prefigge. Se il fine è buono, etico allora la persuasione sarà eticamente ammissibile.
In realtà, la persuasione è semplicemente un procedimento o una strategia per ottenere approvazione am è anche "influenza".
 Un esempio : nel modo animale al sopraggiungere di un predatore, il leone, gli animali preda comunicano tra loro attraverso segnali in codice per avvertire del pericolo. Gli animali che comunicano il pericolo, persuadono gli altri animali a fuggire. In questo caso, la comunicazione persuasoria serve ad ottenere un cambaimento di comportamento. E' utile e necessaria alla sopravvivenza.
La persuasione, quindi, invade le sfere più profonde e più complesse dell'essere, agisce sulle funzioni cerebrali. Il cervello, infatti, è diviso in due emisferi separato dal corpo calloso:  

 
    EMISFERO SINISTRO                                                                   EMISFERO DESTRO

         Logica                                                                                            Emozioni
         Ragione                                                                                         Immaginazione
         Lettura                                                                                          Creatività
         Scrittura                                                                                        Sogni
         Linguaggio                                                                                     Visualizzazione
         Matematica                                                                                    Simbolismo
         Analisi

L' emisfero sinistro presiede alle funzioni logiche, l'emisfero destro è la sede delle emozioni.Ovviamente i due emisferi non operano separatamente ma interagiscono in sinergia.

Ma non tutte le strategie di persuasione sono efficaci. Se pensiamo ai meccanismi di persuasione della pubbblicità, alcuni sono molto sofisticati ma nessuno spot, può costringerci a bere una birra se non lo vogliamo o a comprare un profumo se non ci soddisfa o a un automobile se non ci piace. strutturare una comunicazione pubblicitaria, senza aver prima individuato i punti, su cui far leva con immagini, parole e con altri strumenti non verbali, espone al rischio d'insuccesso.


Agli Uomini di Governo :

La persuasione per essere efficace, dev'essere  " Egologica"   nel senso che deve tener conto, delle dinamiche e dei bisogni profondi del'ego, dell'essere umano e rispettarli, facendogli rasentare un pò perversamente " l'Egolatria"  ovvero l'adorazione di se stesso.
Occorre porsi, nei confronti degli altri in buona fede con correttezza e serietà con implicazioni e coinvolgimenti di carattrere emotivo ed umano, come fossero clienti anche se oggi il trmine ha acquisito valenze negative, soprattutto a causa del triste fenomeno delle "Clientele politiche".
Il termine cliente, infatti, deriva dal latino cliens-clientis cioè il  protetto al cospetto del protettore, detto patronus.
Il cliente era colui che accettava la protezione di un personaggio influente e potente in cambio di servigi ma in questo contesto, il riferimento è all'accezione più commerciale, moderna e meno politica del cliente. Possiamo diventare efficaci comunicatori, evitando inconvenienti ed insuccessi, apprendendo alcune nozioni ed alcune regole semplici e sintetiche che se applicate, possono aiutarci nel quotidiano a migliorare le nostre capacità di persuasori.


Agli uomini di Governo :


Evitare l' "Egolalia" , il parlare continuamente di sè con l'uso continuo del pronome io. dal punto di vista della comunicazione crea una barriera invisibile che allontana dagli altri, creando disagio.

-Evitare ad esempio, parole ed espressioni a valenza negativa, una comunicazione o una relazione ricca di parole come difficoltà, sforzi, problematiche, carenze,sacrifici crea una sensazione di realtà negativa, di disagio, d'insicurezza, di suggestioni negativee di sconforto.
Ancora, sulla negazione, avviene a volte che alla proposta di una nuova idea o una richiesta in generale si risponda con un no.

Scrive Antono Vieira in " Prediche agli uomini di Governo" :
La cosa più dura che possa esistere nella vita è arrivare a chiedere e dopo aver chiesto sentirsi dire " No"...negare a qualcuno una cosa richiesta " è come dargli uno schiaffo con la lingua" . Tanto aspra parola è un " No", tanto dura, tanto ingiuriosa, da poter suggerire questo paragone. E' dura verso la necessità, offensiva verso l'onore, insopportabile verso il merito. E se un " No" è così duro per chi lo ascolta, credo non presenti minor durezza a chi lo deve dire e tanto più grande quanto maggiormente generoso e superiore quello spirito che dovrà pronunciarlo.
Ancora : " Non" è una parola terribile : non ha nè diritto nè rovescio, da qualsiasi parte lo leggiate ha sempre lo stesso suono e lo stesso significato. Leggetelo da sinistra verso destra e da destra verso sinistra , è sempre "  Non"...il non da qualsiasi parte voi lo prendiate, è sempre un serpente, morde sempre, ferisce, porta veleno con sè. Uccide la speranza che è l'ultimo rimedio lasciato dalla natura a tutti i mali. Non c'è nessun correttivo che lo moderi, nessuna arte che possa renderlo meno duro, nessuna lusinga che possa renderlo più dolce.

La negazione fa parte dei processi logici, l'inconscio non legge il  " No ".

Agli Uomini di Governo :

Manifestare invece, parole a valenza positiva, come : situazione da migliorare, impegno a raggiungere, crescita, si evidenzia negli interlocutori, una realtà positiva da raggiungere, influenzando positivamente lo stato d'animo di chi ascolta per : le regole dei " vasi comunicanti". se vi servite di parole a valenza suggestiva positiva, influenzate chi vi ascolta in modo produttivo, il problema diventa un'opportunità di soluzione. Esiste sempre una soluzione, si tratta solo di saperla trovare !
Qualcuno diceva: " Se non fai parte della soluzione, probabilmente fai parte del problema".
E' importante rendersi conto ed apprezzare, quanto sia bello e prezioso poter acquisire ciò che di valido esiste nell'esperienza altrui, facendo nostro il detto " PARATUS SEMPER DOCERI"  ( Sii sempre pronto ad imparare).

C'è chi  legge perchè è curioso e ama leggere ed aggiornarsi ( avvicinamento al piacere) e c'è chi legge per non sentirsi ignorante ( fuga dalla sofferenza ).

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